21.01.2013

Per la rubrica “Il Cannocchiale” proponiamo una riflassione sui risultati resi noti dalle casi produttrici

Dai primi risultati resi noti dalle casi produttrici, il 2012 – a dispetto della crisi internazionale – si è caratterizzato come un anno
positivo per le aziende aeronautiche sia in campo civile, sia in quello militare. Nell’anno appena trascorso la storica contesa tra Airbus e Boeing ha visto prevalere quest’ultima, dopo molti anni, sia sul versante degli ordini (con un vero e proprio boom per i 737), sia (di poco) su quello delle consegne come si evince della tabella. Rispetto al 2011 gli ordini diminuiscono dell’8% (per il calo della domanda nei wide body), ma le consegne si incrementano del 18% (nei soli wide body di oltre il 45%).

Anche il backlog accumulato a fine anno risulta incrementato rispetto al 2011: quasi 4400 velivoli Boeing (di cui 800 787 ed oltre 3000 737) e circa 4700 Airbus (di cui 560 A350 ed oltre 3600 della famiglia A320) e prevedono un 2013 ancora in crescita per quanto riguarda le consegne.
Entrambi i costruttori hanno comunque problemi da risolvere nel corso del 2013: Airbus dovrà modificare le ali dell’A380 (con problemi di craking) e Boeing verificare il sistema elettrico dei suoli 787 (tutti a terra dal 16 gennaio). Inoltre saranno entrambi impegnati nello rimotorizzazione dei loro narrow body: A320neo e 737 MAX. Airbus, inoltre, a metà 2013 prevede il primo volo del nuovo A350 e la prima consegna dell’A400M, velivolo da trasporto militare.

Nel campo dei velivoli regionali jet, a fronte di un notevole incremento degli ordini (+80%, imputabile essenzialmente ai 100 Mitsubishi MRJ ordinati a dicembre da SkyWest), si registra un leggero calo delle consegne (dovuto al rallentamento della produzione dei CRJ di Bombardier in attesa del nuovo Cseries che dovrebbe volare a metà 2013).
La situazione è più statica nei turboprop regionali, dove si fronteggiano Bombardier ed ATR (che continua a mantenere la leadership in attesa del lancio del nuovo 90 posti atteso nell’arco del 2013): -12% gli ordini netti, consegne stabili.
Nel complesso i produttori di velivoli regionali hanno un backlog stimabile in circa 1250 macchine, di cui il 45% riguarda velivoli in sviluppo (Bombardier Cseries, COMAC ARJ21, Mitsubishi MRJ).
Ancora prematuro un bilancio per quanto riguarda i business jet, sebbene i primi dati di Bombardier ed Embraer segnalano una ripresa del settore.
Nel comparto militare – in cui è più difficile la stima degli andamenti del mercato – il 2012 si presenta – rispetto al 2011 – come un anno molto positivo per quanto riguarda gli ordini (raddoppiati), ma tendenzialmente stabile nelle consegne.
Escludendo il mercato interno russo e cinese, il segmento più rappresentativo, quello dei velivoli da combattimento, è l’unico in cui non si registra un incremento di ordini, mentre molto significativo è quello degli addestratori che passano da meno di 70 a ben 430 velivoli. In significativa crescita anche la domanda di velivoli da trasporto (+80% rispetto al 2011).
Notevole il programma di ammodernamento della Russia che, nel corso del 2012, ha ordinato circa 180 fighter (non inclusi nella tabella precedente). Unico altro contratto di un qualche rilievo è quello relativo a 42 Su-30 da parte dell’India, annunciato nel 2011, ma finalizzato a dicembre scorso (mentre, sempre per la Forza Aerea Indiana, procedono con lentezza e difficoltà i negoziati con Dassault per la vendita di 126 Rafale). Il programma di punta a livello mondiale, l’F-35 JSF di Lockheed Martin, continua tra incertezze, ritardi, incremento dei costi e critiche sulle performance (inferiori alle attese).
Vero boom nel segmento degli addestratori è riscontrabile in tutte le fasce – primari, basici ed avanzati – con gli svizzeri della Pilatus in primo piano (con PC-7 e PC-21), seguiti da Alenia Aermacchi (M-346) e BAE Systems (Hawk).
Nel trasporto Airbus Military vende ben 28 C-295 a sei operatori, ma buone performance ottiene anche il C-27J di Alenia Aermacchi (12 velivoli). Significativo l’annuncio ufficiale dell’avvio dello sviluppo dell’MTA (Multirole Transport Aircraft) da parte di una joint venture russo-indiana.
Nel mercato dei velivoli per missioni speciali – prevalentemente statunitense – emergono nuovi ordini per LM C-130J e Boeing P-8 (737).