20.03.2014

A valle del Consiglio di Amministrazione del 19 marzo, Finmeccanica ha pubblicato stamane i risultati del bilancio 2013

Sono stati annunciati ricavi per 16033 milioni di euro (-7% rispetto al 2012, che però includevano il contributo del settore Energia, uscito dal perimetro del Gruppo a dicembre 2013) ed un portafoglio ordini di circa 42,7 miliardi di euro (-5%). Il solo comparto Aerospazio e Difesa ha generato ricavi per 14093 milioni di euro (-4% rispetto al 2012), con un portafoglio ordini di 34,4 miliardi di euro. I profitti operativi al netto di imposte e tasse (EBIT) sono ritornati leggermente positivi (46 mln euro) rispetto ai -457 del 2012 (nonostante i valori negativi nel trasporto e nell’elettronica); identica situazione per quanto riguarda il risultato netto, 74 mln euro contro -786 mln euro del 2012 (e -2306 mln del 2011).

I ricavi sono in crescita nel settore aeronautico (Alenia Aermacchi) e nei trasporti, sono stabili nello spazio e nel settore difesa, mentre diminuiscono nel settore elettronica (Selex ES, DRS) ed in AgustaWestland (riconducibile all’effetto del blocco delle attività sul programma AW101 per l’India). In particolare DRS (acquistata alcuni anni fa e basata negli Stati Uniti) sconta una ulteriore perdita di ricavi del 19% (dopo il -17% del 2012) derivante dalla riduzione del budget della difesa statunitense.
Le iniziative di razionalizzazione e riduzione dei costi, pur non avendo ancora ribaltato l’andamento dell’azienda, sembra abbiano cominciato a dare i primi frutti (540 mln euro di risparmi nel 2013, altri 300 attesi nel 2014-15), in particolare nel settore aeronautico (Alenia Aermacchi) in crescita grazie all’apporto dei programmi civili (principalmente 787, ATR). Nel corso del 2013 sono stati dismessi la divisione motori aeronautici di Avio S.p.A. (indirettamente partecipata al 14,3% da Finmeccanica attraverso la BCV Investments SCA e ceduta a General Electric) e di una quota pari al 39,55% del capitale di Ansaldo Energia (al Fondo Strategico Italiano; la restante quota del 15% verrà ceduta nel 2017).
Per il 2014 è previsto un leggero calo negli ordini e nei ricavi, con un recupero di profittabilità. Oltre alle azioni di miglioramento della Corporate governance già attuate nel 2014, ad inizi di marzo è stato annunciato un nuovo modello organizzativo in cui verranno rafforzate le attività relative al controllo delle strategia del gruppo per incrementare il ritorno del capitale investito ed assicurare maggiore efficacia ed efficienza. Ancora incerta pare la sorte del segmento Trasporto, che Finmeccanica ha da tempo annunciato di cedere.