Sviluppato un ATR-72 nell’ambito del programma europeo Clean Sky per un trasporto aereo pulito. Carmine Orsi: Gli ATR già vantano oggi una fama mondiale per il basso impatto ambientale dei loro motori a elica

Nell’ambito del programma Clean Sky l’ATR-72 “verde”, ha basso impatto ambientale, ha effettuato il primo volo. La campagna sperimentale lanciata dalla Clean Sky Joint Technology Initiative porta avanti un programma adottato dalla Unione Europea per fornire supporto a una serie di collaborazioni pubblico-private nel campo della ricerca, al fine di sviluppare tecnologie dedicate al trasporto pulito. E in particolare, entro il 2020, si punta alla riduzione del 50% nelle emissioni di CO2, al taglio dell’80% nelle emissioni Nox e al dimezzamento dell’inquinamento acustico rispetto ai livelli del 2000. Il progetto è finanziato al 50% da industria aeronautica e Unione Europea.

ATR, vola il primo velivolo verde

ATR partecipa al progetto fin dalla partenza nel 2008, attraverso Alenia Aermacchi, – leader nel mercato degli aerei regionali con la famiglia dei turboelica ATR progettati, sviluppati e prodotti insieme con Airbus Group – che ha il ruolo di coordinatrice del Dimostratore Integrato di Tecnologie dell’Aereo Regionale Verde i cui pannelli in fibra di carbonio, essenziali per ridurre l’impatto, vengono prodotti negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco. Il volo di prova, partito da Tolosa, è il primo fra tutti quelli programmati nell’ambito dell’iniziativa, a cui seguirà verso fine anno, una seconda campagna sperimentale di volo. Questa seconda avrà il compito di verificare nuovi sistemi di distribuzione elettrica, dispersione di energia e sistemi di condizionamento dell’aria. Si prevede che questi progressi tecnologici, sviluppati e testati sull’Atr porteranno nel prossimo futuro vantaggi a tutto il trasporto aereo regionale.  Segue