Raytheon si ritira dal programma T-X, si complica la partecipazione dell’azienda italiana alla gara per l’addestratore americano. 

t-x-boeingLa Raytheon prime contractor e partner americano di Leonardo sull’offerta del T-100 ha dichiarando il 25 gennaio che le due società “hanno deciso di non proseguire congiuntamente il programma”  per il nuovo addestratore avanzato dell’USAF.La notizia è pubblicata da autorevoli agenzie internazionali.

Il team congiunto Raytheon-Leonardo fu annunciato nel febbraio 2016 e nell’autunno fu comunicato che il T-100 sarebbe stato assemblato a Meridian, nel Mississippi. Già nel passato Leonardo-Finmeccanica aveva ricercato partner per il programma alleandosi nel 2013 – dopo lunghe trattative – con General Dynamics, ma senza successo: a marzo 2015 il team fu sciolto ed ora la storia si ripete nuovamente con Raytheon.

“Sebbene rimaniamo convinti che il T-100 sia una soluzione convincente, le nostre aziende non sono state capaci di raggiungere un accordo che fosse nel miglior interesse per l’US Air Force,” ha dichiarato in uno scarno comunicato Raytheon. “Di conseguenza, Raytheon e Leonardo non continueranno a competere insieme” e l’azienda americana non parteciperà alla gara con un altro partner.

L’uscita di Raytheon lascia Leonardo in grave difficoltà la gara ha tempistiche strette, la RfP è stata emessa il 30 dicembre scorso e la firma del contratto è prevista per fine 2017.  Senza un partner americano per l’azienda di Mauro Moretti si compromette la partecipazione alla gara.

Leonardo potrebbe anche cercare un altro partner degli Stati Uniti e lanciare una nuova squadra, ma il tempo stringe e già i maggiori costruttori (Boeing, Lockheed Martin e Northrop Grumman) hanno soluzioni che sembrano consolidate (rispettivamente: next-generation T-X, Model 400 e T-50).