Il governatore della Campania ha designato Riccardo Villari alla Fondazione Idis-Città della Scienza.

La scelta di Vincenzo De Luca di affidare a un politico privo di qualsiasi esperienza e competenza scientifica una struttura come la Fondazione di Bagnoli ha suscitato polemiche e critiche nella comunità civile e scientifica.

Il primo a criticare la designazione di Villari è l’incredulo professor Vittorio Silvestrini che ha ideato e creato Città della Scienza: «Io credo che pensare a una struttura scientifica governata da politici equivalga a condannarla a morte». «Mi fa male dirlo e pensarlo, ma Città della Scienza ha chiuso il suo ciclo». «Non è possibile, vorrei che non fosse possibile, ma è così. Per quanto possa sembrarmi assurdo, è così».

Critiche alla nomina di Villari arrivano da Roberto Battiston, fisico, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed esponente del PD, lo stesso partito di De Luca: ” Con la nomina del nuovo Presidente e le dimissioni di membri prestigiosi del comitato di gestione, nella nuova organizzazione non ci sono praticamente più competenze scientifiche”.

La lottizzazione anche degli enti scientifici è pubblicamente criticata anche da Antonio Ereditato, napoletano, fisico e professore all’Università di Berna e da Telmo Pievani, filosofo della scienza, evoluzionista e comunicatore, docente di Filosofia delle scienze biologiche all’università di Padova.

La decisione costerà cara all’immagine del presidente De Luca perchè Città della Scienza è una struttura conosciuta nel mondo e dopo l’incendio del marzo 2013, è nota anche fuori dalla comunità strettamente scientifica.

E’ sopratutto un’istituzione che si occupa prevalentemente di divulgazione scientifica ed è un errore imperdonabile farla rientrare nelle logiche di alleanze elettorali e lottizzazioni politiche.

A questo Riccardo Villari “Mettiamolo alla prova” dice Antonio Marchiello.

L’assessore campano alle Attività Produttive è chiaramente imbarazzato e alle domande dei giornalisti è costretto a riaffermare il suo profilo di tecnico per prendere la distanza da una decisione che è difficilmente condivisibile da chi è lontano dalla pratica politica e da una classe dirigente che si ripropone con gli stessi vizi del passato.