La domanda è il tema del convegno a Napoli del 20 dicembre 2014 promosso da Federmanager e da Aeropolis a Bagnoli.
A Città della Scienza si confrontano rappresentanti delle istituzioni,politici e sindacalisti sui temi del futuro dell’industria aerospaziale.
Le linee guida del piano industriale  anticipate da Mauro Moretti nell’audizione parlamentare indicherebbe l’intenzione dell’Ad  di Finmeccanica  di sganciare holding nazionale da comparti fondamentali per l’industria campana.
Se è ormai scontata la vendita degli assett nel trasporto ferroviario ancora da chiarire la questione delle modalità di presenza del gruppo nelle costruzioni aeronautiche.
In Campania Alenia Aermacchi ha  stabilimenti a Pomigliano d’Arco,Capodichino e Nola e nel territorio regionale sono presenti oltre cento aziende che lavorano nell’indotto, si tratta di oltre diecimila posti di lavoro che sarebbero in discussione nei prossimi anni in assenza  di scelte di sviluppo del management dell’industria aeronautica nazionale.
Il tema delle conseguenze devastanti che si avrebbe sulle imprese regionali è stato sollevato nei loro interventi da Antonio Ferrara presidente di aeropolis e da Ciro Sigillo di Federmanager.
In particoare il presidente di Aeropolis ha posto il tema del nuovo ATR come concreta opportunità di sviluppo per le imprese campane, in assenza del quale sarebbe praticamente sprecati oltre 200 milioni di euro stanziati dalle regioni Campania e Puglia e dalla Comunità europea.
Nel corso della mattina sono intervenuti i segretari regionali dei sindacati dei lavoratori,e tra gli altri, il presidente del distretto aerospaziale campano e del Cira , il prof. Luigi Carrino, l’Assessore regionale Severino Nappi, Antonio Scuotto,presidente di Federmanager, Luigi Iavarone della Camera di Commercio, e i parlamentari campani, Massimiliano Manfredi,Paolo Russo e Leonardo Impegno.
Il convegno è stato concluso da Umberto Ranieri, presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa che ha rilanciato la centralità della ripresa industriale delle regioni del Mezzogiorno  per la ripresa economica del Paese in un contesto che invece vede divisa la classe politica tra chi rivendica investimenti pubblici anche in assenza di progetti e programmi e altri, come il Governo che invece concretamente non attua provvedimenti nella direzione della ripresa dell’reindustrializzazione delle regioni meridionali in assenza di risorse da finalizzare a questo scopo.